Fotografie in banca: tesoro da conservare

26 Febbraio 2013


Ventidue nazioni diverse: separate da barriere linguistiche, culturali, sociali ed economiche; una miriade di etnie, l’aderenza a confessioni religiose – tra loro – a volte in conflitto. Ventidue Paesi che, tra diffidenze e tensioni, si scoprono in realtà accomunati da un unico sentire: abbracciati e accomunati da matrici identitarie che si perdono nella notte dei tempi. Il bacino del Mediterraneo si svela terreno fertile dove conoscere e conoscersi, unirsi e condividere.

Una vera e propria “nazione altra” – forse la vera, perduta Atlantide? – al centro del progetto che celebra nel segno della cultura i primi cento anni di vita della Banca Nazionale del Lavoro, sponsor di “The Sea is my Land, Artists from the Mediterraen”. Una mostra, innanzitutto, curata da Francesco Bonami ed Emanuela Mazzonis: in fase di selezione e allestimento una raccolta di immagini che testimoni il lavoro di chi ha scelto di muoversi nel bacino del mare nostrum .

In seconda battuta un concorso fotografico: aperto a tutti gli artisti dell’area. L’invito è quello di scattare, condividendo angoli di suggestione e bellezza colti lungo i 46mila chilometri che segnano le coste del Mediterraneo: ad esprimere la propria preferenza i dipendenti dell’istituto di credito, chiamati a restringere il campo a dieci finaliste. Rosa dalle quali emergerà una fotografia da inserire in mostra e pubblicare in catalogo.

Con questo progetto la Banca Nazionale del Lavoro festeggia un secolo di attività sul territorio italiano: partito quando, nel 1913, vide la luce l’allora Istituto Nazionale di Credito perla Cooperazione. Entrato nel 2006 nell’orbita della francese Paribas, BNL è al momento tra le principali banche italiane: vanta circa 3milioni di clienti privati e un numero di imprese che si aggira attorno alle 40mila unità.