In campeggio con Ai Weiwei

26 Marzo 2013


In campeggio lungo le rive dell’Emscher, nel cuore di una tra le regioni più industrializzate d’Europa: territorio simbolo della tensione tra le necessità produttive e il rispetto per l’ambiente. Pochi giorni in tenda, ma che sia d’autore: con la possibilità, per i più fortunati, di portarsela anche a casa. Ironico e dissacrante come suo solito Ai Weiwei: l’artistar cinese svela il proprio progetto per la prossima edizione dell’Emscherkunst, festival che animerà in estate la Ruhr.

Mille tende, ognuna diversa dall’altra, vengono collocate lungo il corso del fiume, toccando i territori di cinque differenti città: una divertita variazione sul tema del rapporto tra legge e diritti individuali che permea la produzione di un artista formalmente costretto ai domiciliari dal governo di Pechino. Il campeggio libero, nelle città coinvolte dalla performance, è proibito fuori dalle zone designate: il colorato accampamento di Ai Weiwei gioca dunque sul concetto di una tollerata minima trasgressione dell’ordine costituito.

L’installazione apre i battenti a fine giugno e resta fruibile al pubblico – è possibile prenotare una o più notti – fino al mese di ottobre: a quella data è prevista una grande tombola, che mette in palio i diversi esemplari d’autore. Occasione più che ghiotta per ottenere un esemplare autografo di uno tra gli artisti più discussi e celebrati del nuovo millennio: un maestro che torna con il proprio lavoro in Germania dopo il successo riscosso a Kassel per l’edizione 2007 di dOCUMENTA.

L’intervento di Ai Weiwei è il punto più alto di una rassegna dal grande valore simbolico: nato con cadenza triennale nel 2010, ai tempi dell’incoronazione della Ruhr a Capitale Europea della Cultura, l’Emscherkunst accompagna attraverso l’arte il percorso di riforestazione della vasta regione deindustrializzata che vede l’immissione dell’Emscher nel Reno. Un’area che ha subito i gravi insulti dell’inquinamento, ma che sta provando a risorgere.