Il jazz che conta è a Monterey

16 Aprile 2013


Cinquecento musicisti, otto diversi palchi, tre notti e due giorni interamente consacrati alla musica. Numeri impressionanti per il Monterey Jazz Festival: svelata la line-up per l’edizione 2013 della rassegna che rappresenta il più longevo – e insieme il più importante – evento mondiale dedicato ad uno tra i linguaggi musicali più eclettici e travolgenti di sempre. L’appuntamento è, in California, per il prossimo mese di settembre.

Tutto nasce dall’incontro tra Jimmy Lyons, sassofonista che ha influenzato con il proprio stile il leggendario Charlie Parker e Ralph Gleason, critico musicale tra i fondatori della rivista “Rolling Stone”: l’idea è quella di un appuntamento che raduni sullo stesso palco i migliori esponenti jazz in circolazione, per un fine settimane all’insegna della grande musica. Il progetto, a lungo sognato, vede la luce nel 1958: da quel giorno il Monterey Jazz Festival non si è mai più fermato.

Il programma dell’edizione 2013 vede alternarsi sul prestigioso stage dell’Arena Bobby McFerrin, indimenticabile autore della hit “Don’t Worry, Be Happy”, e la voce seducente di Diana Krall; l’inconfondibile virtuosismo di George Benson e le calde atmosfere caraibiche di Omara Portuondo, la più apprezzata interprete della tradizione musicale cubana. Accompagnata per l’occasione dalla carica dell’Orquestra Buena Vista Social Club.

Ad esibirsi anche il pianoforte di Uri Caine, in un affascinante incontro tra il mondo della classica e quello dell’improvvisazione; ma anche il quartetto guidato da Lou Donaldson: una vera e propria leggenda del sassofono. I quasi dieci ettari di parco che accolgono il festival diventano, per un fine settimana, capitale indiscussa della musica: ricco il calendario di incontri, proiezioni e dibattiti a tema.