Stoccolma, un museo per gli ABBA

29 Aprile 2013


Subito un museo. Nel prossimo futuro, sostengono i bene informati, anche un ritorno in sala d’incisione e dal vivo. Il mondo del pop si emoziona per gli ABBA, la storica band svedese che ha segnato con la propria musica gli Anni Settanta vendendo nel mondo oltre 370 milioni di dischi: è attesa per martedì 7 maggio l’inaugurazione del museo che nell’isola di Djungården, nel cuore di Stoccolma, celebra i loro successi. Rinverdendo un mito che ha saputo conquistare il mondo.

Duemila metri quadri di spazio espositivo, in un edificio destinato ad accogliere a breve anche la Swedish Hall of Fame: un complesso interamente dedicato alla celebrazione delle star della musica svedese che hanno saputo imporsi su scala internazionale. Il nuovo progetto viene inaugurato in un’area della città che ambisce a diventare distretto per il turismo culturale: a un passo dallo Skansen, tra i più grandi musei all’aperto d’Europa, e dal Vasamuseet, che conserva il celebre galeone secentesco ripescato intatto dalle gelide acque del Baltico.

L’ABBA Museum, che espone costumi di scena, foto d’epoca e propone un ricchissimo repertorio di video, punta tutto sull’interattività. Al limite della fantascienza la cabina che permette al pubblico di esibirsi insieme agli ologrammi dei componenti della band, indossando costumi digitali scelti da un armadio virtuale; e che consente di postare il proprio show personale su Facebook e vari altri social network.

L’inaugurazione del museo apre la strada alle voci di una possibile reunion del gruppo, formalmente scioltosi nel 1982. L’entourage della band non lascia trapelare nessun tipo di indiscrezione, ma si parla della possibilità di arrivare all’annuncio di un tour mondiale già entro la fine del 2013, con il lancio di un nuovo album nel giro di due anni. Dato certo è, per il momento, il ritorno sulle scene di uno dei membri degli ABBA: imminente l’avventura solista di Agnetha Fältskog, la biondissima dancing queen .