Arte che batte la crisi. Parte il Romaeuropa Festival

24 Settembre 2013


I numeri sono decisamente importanti: quarantuno spettacoli, di cui sedici in anteprima nazionale; sessantasette interpreti per dodici differenti teatri. Due mesi all’insegna della più sfrenata e coinvolgente sperimentazione, tra danza e teatro, arte visuale e letteratura. Dal 25 settembre e fino al 24 novembre la Capitale ospita la ventottesima edizione del Romaeuropa Festival, evento di respiro internazionale realizzato dalla Fondazione Romaeuropa con il sostegno di Telecom Italia. E la collaborazione di Sky Arte HD.

Una fotografia in movimento che restituisca “quel momento imprendibile che definiamo contemporaneità” : così il direttore del festival Fabrizio Grifasi, nel presentare una rassegna che sceglie come titolo The Art Reacts . Arte come energia vitale, quindi, spirito di irrefrenabile rinnovamento; arte interpretata come principale sentiero da seguire per uscire dalle ristrettezze di una crisi che rischia di abbruttire, deprimere, spegnere entusiasmi.

Il cartellone propone grandi pagine di teatro. A partire dall’Hedda Gabler  di Ibsen, classico riletto da Thomas Ostermeier per i berlinesi della Schaubühne, compagnia sperimentale per la prima volta in Italia; arrivando a The four season restaurant , con cui Romeo Castellucci evoca la storia del celebre affresco commissionato a Mark Rothko da uno tra i più esclusivi locali della Grande Mela. Una vicenda realmente accaduta, che offre spunti per ripensare al ruolo dell’artista nella società di oggi.

Un omaggio a Glenn Gould quello immaginato nel nuovo spettacolo di Emanuel Gat, frizzanti le coreografie che Sasha Waltz disegna per il suo coinvolgente Continu : musica e danza vibrano su corde di incredibile suggestione al Romaeuropa Festival. Che non manca di aprire una finestra sull’arte contemporanea, ospitando tra MAXXI e Macro Testaccio la quarta edizione di Digital Life : una trentina gli artisti chiamati a portare in mostra le ultime evoluzioni nel campo della creatività 2.0.