Milano, l’Aida di Zeffirelli torna alla Scala

23 Ottobre 2013


Verdi vuole dirci che il Dio più grande, più forte e invincibile, è l’amore” . Così l’inimitabile Franco Zeffirelli nelle note che accompagnano una tra le sue più intense creazioni per il teatro: la messa in scena di Aida , che torna a incantare il pubblico della Scala di Milano a cinquant’anni esatti dalla prima spettacolare rappresentazione curata dal regista toscano. Una versione leggendaria del capolavoro verdiano, in cartellone da venerdì 25 ottobre e fino al prossimo 9 novembre.

Un evergreen del programma scaligero l’Aida  di Zeffirelli, oggi riproposta nel nuovo allestimento ideato dal maestro nel 2006 e aggiornata nelle scelte registiche da Marco Gandini. Gli storici costumi di Lila De Nobili lasciano il posto a quelli, tanto sfarzosi quanto leganti, ideati da Maurizio Millenotti; le coreografie di Vladimir Vasiliev arricchiscono una costruzione drammatica che mantiene inalterato il suo carico di travolgente empatia.

Il cast è degno di uno tra i più prestigiosi teatri di tradizione al mondo. Nel ruolo di Aida si alternano la soprano cinese Hui He, tra le migliori “scoperte” di Placido Domingo, e Liudmyla Monastyrska; il possente Radames è interpretato da Marco Berti, tra i migliori tenori su scala internazionale, e da Jorge De León. Imprescindibile la partecipazione di Ambrogio Maestri: il più importante baritono in attività ritrova la parte di Amonasro a un anno dal trionfo tributatogli dal pubblico dell’Arena di Verona.

Sul podio Gianandrea Noseda, da ormai sei anni direttore musicale di un Teatro Regio di Torino che ha contribuito, in modo sostanziale, a lanciare come spazio culturale tra i più apprezzati d’Europa. Una bacchetta di fama internazionale: è sotto la sua conduzione che la soprano russa Anna Netrebko firma la sua prima incisione discografica per la leggendaria Deutsche Grammophon; il suo nome è stato un cartellone al Metropolitan di New York, al Barbican Centre di Londra e al Musikverein di Vienna.