Scommettiamo sulla cultura? Con Il Gioco del Lotto torna la FAIMARATHON

11 Ottobre 2013


Non serve arrivare primi, anzi: è caldamente sconsigliato affrontare la prova di corsa. Meglio semmai procedere con calma, lasciarsi affascinare e appassionare. Anche perché il premio, alla fine, arriva per tutti. Ed è lo stupore, la meraviglia; ma anche l’orgoglio di contribuire alla salvaguardia del nostro patrimonio culturale. Seconda edizione, domenica 13 ottobre, per la FAIMARATHON: torna la passeggiata che i volontari del Fondo per l’Ambiente Italiano guidano alla scoperta dei più affascinanti tesori del Bel Paese.

Appuntamento nelle piazze di 90 diverse località, registrazione e consegna delle pettorine d’ordinanza, attesa frenetica ai blocchi di partenza e poi… via! In scena l’unica maratona al mondo da correre con lo sguardo, scoprendo musei e dimore storiche, aree archeologiche e antichi monasteri, teatri e biblioteche. I partecipanti – venticinquemila un anno fa – si irradiano per le strade dei più affascinanti centri storici cartina alla mano, seguendo itinerari inattesi.

Non sono pochi i luoghi suggeriti dal FAI – dal Pantheon a Palazzo Litta, fino alla Biblioteca Marciana di Venezia – restaurati grazie all’impegno de Il Gioco del Lotto, prezioso partner dell’evento. Capace di stanziare negli ultimi quindici anni un miliardo e 700milioni di euro, contribuendo così a intervenire su oltre seicento monumenti nazionali. Un rapporto, quello tra FAI e Il Gioco del Lotto, che si rinnova nel segno di nuove intriganti iniziative.

C’è tempo fino al 23 ottobre per postare su Instagram, marcando con l’hashtag #iolottoperlitalia , scorci e visioni, cartoline del cuore che contribuiscono a costruire un album collettivo che somma suggestioni e passioni. Nelle dieci città “titolari” di una Ruota del Lotto si svolge invece, nelle ore della maratona, Io LOTTO per un’Italia più bella… tu che FAI? : referendum virtuoso che chiede ai partecipanti di esprimere pareri, consigli, sogni per migliorare la tutela del patrimonio. Trasformando le pettorine da podista in carta da lettera, su cui lasciare pensieri e impressioni.