Streetscape, arte per le strade e le piazze di Como

18 Ottobre 2013


Sono ironici eroismi quelli che trapuntano Como. Strade, piazzi, cortili: inedite location – o forse no, parlando di una rassegna giunta alla sua seconda edizione – per un’azione collettiva di arte pubblica. Rigorosamente ed orgogliosamente pop. Sono dieci gli artisti coinvolti da Chiara Canali e Ivan Quaroni, giovani curatori con predilezione per l’ambiente underground, nel progetto Streetscape , in scena nella città lombarda fino al prossimo 4 novembre.

Sculture e installazioni, a tratti fortemente connotate a volte invece quasi mimetiche; interventi insieme forti e gentili a rinnovare grazie al contemporaneo un panorama urbano che appare per certi versi cristallizzato nel proprio fascino. Fortuna e limite di molti centri storici d’Italia. A scuotere l’orizzonte visivo, con sarcasmo e irriverenza, nomi importanti della scena contemporanea: partendo da Giuseppe Veneziano e arrivando a Vanni Cuoghi.

Lo specchio del lago, tracciato dalle barche dei turisti, è protetto dal mastodontico cavallo di legno di Duilio Forte: svetta su Piazza Cavour il divino Sleipnir, fedele compagno del mitico Odino, feticcio che incarna un sincretismo culturale capace di gettare ponti tra l’epica omerica e le avventurose saghe nordiche. Alla rielaborazione del classico guarda anche Massimiliano Pelletti, che nella corte del Museo Civico interviene su un marmo accademico: smitizzando, ironizzando, divertendo.

Città di lago, Como: dunque città di vento. Amaro l’eroe stanco posto da Alberto De Braud in Piazza Volta, vessillo umano stretto con disperazione a un’asta da bandiera, cartolina perfetta per trasmettere il senso di spaesamento proprio di un presente tormentato. Da esorcizzare grazie agli enigmatici surrealismi con cui Paolo De Biasi tappezza il centro, per una campagna di affissioni che elude la realtà e apre finestre sul sogno.