Londra: una ciclovia sopraelevata firmata Norman Foster

11 Gennaio 2014

norman foster

Chi non ha mai sognato, guardando il leggendario Mary Poppins  della Disney, di volare tra i tetti e comignoli di Londra? La fantasia si trasforma in realtà nella capitale britannica, dove è stato dato il via ufficiale ai lavori dell’avveniristica SkyCycle: oltre duecento chilometri complessivi di pista ciclabile sopraelevata, un elegante tubo in vetro e acciaio che scorre – sopraelevato – ricalcando nel suo tracciato quello del Tube  , la metropolitana che si intreccia nel sottosuolo della città, e quello delle linee di autobus urbani.

Un progetto visionario quello firmato dall’archistar Norman Foster, destinato a coprire nella sua fase sperimentale i sei chilometri e mezzo che separano la fermata della metro di Liverpool Street da Stratford, nell’East London. Costi esorbitanti per l’opera – solo per il primo tratto si parla di almeno duecento milioni di sterline – e tempi di consegna comprensibilmente lunghissimi: impossibile prima di vent’anni pensare alla realizzazione completa del tracciato.

Tuttavia l’ottimismo è contagioso all’ombra del Big Ben, con il sindaco di Londra Boris Johnson che parla di una rivoluzione epocale: non solo per lo skyline della città, ma anche per le abitudini di vita dei suoi abitanti. Si stima che saranno dodicimila i ciclisti in grado di transitare ogni ora sulla pista, connettendosi con la rete dei trasporti pubblici da uno dei duecento varchi di accesso previsti. Una vera e propria autostrada a pedali, con tanto di pedaggio: l’accesso a SkyCycle sarà a pagamento, con ingressi calmierati a meno della metà del costo di un biglietto dell’autobus.

Una svolta dagli innegabili risvolti green , quella di Londra, che va di pari passo con un altro stupefacente progetto di riassetto della viabilità urbana in arrivo da Amburgo. Dove si sta tessendo un’accurata rete di percorsi ciclopedonali, intrecciata con le linee del trasporto pubblico, in grado di collegare tra loro in modo efficace i diversi parchi urbani: l’obiettivo è quello di arrivare, entro il 2050, a rendere del tutto superfluo l’uso dell’automobile per muoversi nel centro della città.

[nella foto: Norman Foster]