Milano, inaugura MuBa. Alla Rotonda della Besana un Museo dei Bambini

23 Gennaio 2014


Esiste già da quasi vent’anni. Realtà fluttuante e migrante; ma non per questo eterea o aleatoria: semmai concreta, anzi. Concretissima. Forte dell’ideazione di tredici diverse mostre, replicate in decine di città del mondo e portate a conoscenza di un pubblico che si conta in 800mila unità. Ora trova finalmente casa la Fondazione Museo dei Bambini di Milano, che corona il sogno di trasformarsi in spazio permanente, vera e propria palestra sperimentale per la creatività giovanile.

Inaugura venerdì 24 gennaio il MuBa, felice inquilino della storica Rotonda della Besana. Complesso settecentesco, acquisito dalla città negli Anni Cinquanta e trasformato in contesto espositivo – tra gli altri sono passati i vari Bruno Munari e Karl Lagerfeld, Julian Schnabel e Anish Kapoor – salvo reinventarsi ora come ambito polifunzionale. Nella convergenza tra l’area prettamente espositiva e l’ampio giardino, spettacolare tesoro nel cuore caotico della città.

Il sipario sulla nuova avventura si alza con Scatole , allestimento interattivo dal profilo colorato e divertente, che invita attraverso un approccio ludico a riflettere sul concetto di creatività. Un tema approfondito in chiave green  grazie alla contemporanea mostra ideata dal designer Paolo Ulian, che punta l’accento sullo iato tra comportamenti virtuosi e prassi dannose. Dimostrando come anche le azioni più banali sottintendono una scelta  tra spreco e sostenibilità.

Ne “L’essenza e l’eccesso”  vanno in scena ventiquattro coppie di oggetti, in rappresentanza di altrettante banalissime azioni quotidiane, come bere, mangiare, lavarsi… Ulian pone i suoi piccoli interlocutori alle prese con una scelta di campo: bicchiere di vetro o di plastica, spremuta di agrumi o succo di frutta preconfezionato, colla o chiodi? Scelte che determinano la possibilità di accedere alle chiavi di un mondo più a misura d’uomo. E quindi di bambino.

[nella foto: le provocazioni di Paolo Ulian al MuBa]