Un museo a Londra per Jimi Hendrix. Vicino a casa Händel

8 Gennaio 2014


Cosa lega una delle più esagerate ed eccentriche rockstar di tutti i tempi a un monumento della classica? Ovviamente l’estro, il genio cristallino, il talento per la musica. Ma anche l’indirizzo. Quello che ha accomunato il soggiorno londinese di Jimi Hendrix e Georg Friedrich Händel, entrambi residenti nel quartiere di Mayfair in Brooke Street: separati – oltre che da un paio di secoli! – da pochi metri. Con il chitarrista residente al civico 23, Händel al 25.

Una coincidenza che torna d’attualità oggi che prendono al via i lavori per l’istituzione di un museo che, nell’appartamento occupato da Hendrix tra l’estate del 1968 e la primavera dell’anno seguente, celebra uno tra i più fulgidi miti del Novecento. Già stanziati dall’Heritage Lottery Fund, programma statale che assegna a progetti culturali parte dei proventi delle lotterie, un milione e duecentomila sterline: destinati all’allestimento di quello che diventerà un autentico sacrario del rock.

Ad essere esposti gli arredi d’epoca, recuperati grazie all’allora compagna dell’artista Kathy Etchingham; ma anche poster, chitarre e memorabilia che ricreano una perfetta atmosfera Anni Sessanta. Dando finalmente continuità alle visite occasionali e alle sporadiche aperture eccezionali che – solitamente in occasione di anniversari e ricorrenze – già da qualche anno vedono i fan suonare al campanello di casa Hendrix.

La prossima apertura del nuovo museo “sfratta” almeno in parte uno storico vicino di casa. Si intrecciano nuovamente i destini di Hendrix ed la casa museo intitolata a quest’ultimo, infatti, usa ad oggi per i propri uffici alcuni tra gli ambienti dell’appartamento in cui ha vissuto il rocker. Polemiche all’orizzonte? Niente affatto: è lo stesso Händel House Museum ad essere protagonista del processo di trasformazione del sito, per quello che ambisce a diventare un complesso museale dedicato, tout court, alla musica.