Riga 2014: musica e letteratura per la Capitale Europea della Cultura

2 Marzo 2014


Una catena umana a unire un luogo simbolo del passato con un altro, immagine del futuro. Quindicimila persone dislocate su un percorso di circa due chilometri, residenti e turisti a passarsi simbolicamente uno con l’altro i quattro milioni di libri destinati a lasciare l’edificio della vecchia biblioteca della città per essere accolti nella nuova struttura, soprannominata – dal titolo di un’opera cardine della letteratura locale – il Castello di Luce . Una cerimonia intensa quella che ha di fatto aperto le celebrazioni che fanno di Riga la Capitale Europea della Cultura in questo 2014.

Uno status che la capitale lettone condivide con la svedese Ůmea, e che la vede ospitare circa duecento eventi: con particolare attenzione alle lettere e alla musica. Partendo dall’avveniristico allestimento multimediale del Rienzi  di Wagner, con le pirotecniche scenografie della danese Kirsten Delholm; e arrivando nel mese di luglio ai World Choir Games, sorta di olimpiadi del canto che chiameranno a esibire nelle strade e nelle piazze della città circa 20mila cantanti in arrivo da novanta nazioni del mondo.

Cuore delle iniziative legate all’arte è il Museo Nazionale d’Arte della Lettonia, dove fino ad aprile ha luogo 1914 , evento che mette in luce la scena artistica dell’area del Baltico allo scoppiare della Prima Guerra Mondiale: in mostra i modernisti Jazeps Grosvalds e Jekabs Kazaks, ma anche il cubista finlandese Henry Ericcson. A dimostrazione della straordinaria modernità di una città e un contesto culturale che, oltre alla notissima stagione legata all’art noveau, ha saputo essere piattaforma sperimentale per le avanguardia storiche.

Come dimostra il focus che nelle sale della Biblioteca Nazionale indaga, fino a fine marzo, le sperimentazioni dei pionieri dell’arte cinetica: da Karl Ioganson a Voldemars Johansons. Protagonista assoluto, a Riga, è però un artista ospite: il francese Christian Boltanski, ideatore del progetto Heartbeats . I visitatori della sua personale, pezzo forte degli eventi del 2014, possono registrare il suono del proprio battito cardiaco, tassello di quella che sarà una monumentale opera sonora collettiva.

[nella foto: Riga, Capitale Europea della Cultura 2014 – foto Aleksandrs Kendenkovs]