Da Giotto a Van Gogh: l’arte al centro del nuovo album di Caparezza

18 Aprile 2014


Arte maestra di vita? Assolutamente sì! È questa la risposta che arriva da Museica , il nuovo album di Caparezza in arrivo nei negozi il prossimo 22 aprile. Una raccolta di brani esplicitamente dedicati ai monumenti della cultura occidentale, figure di riferimento in grado di ispirare con il proprio esempio le generazioni più giovani. Distratte dalla falsità di miti effimeri, costrette dalla crisi a guardare verso un futuro che può cancellare sue tinte più fosche solo affidandosi ai virtuosi modelli del passato.

La consueta analisi critica del presente, cifra che accompagna in modo trasversale il lavoro di Caparezza, si declina così in modo inedito e stupefacente attraverso dotti riferimenti a pittori e artisti che hanno fatto la Storia: è nel contrasto tra i grandi di ieri e la fotografia del contemporaneo che emerge in modo dirompente l’accusa nei confronti di una realtà priva di stimoli, energie, opportunità. Prospettive: come quelle di cui Caparezza canta in Giotto Beat .

Nel pantheon del musicista pugliese trova spazio Mica Van Gogh  : matto in realtà lucidissimo nel perseguire la propria arte, là dove i pazzi veri sono quanti si lasciano narcotizzare dall’abuso di social media e tv; ma c’è posto anche per tutta la banda che affollava il Cabaret Voltaire. In Comunque Dada  la rivoluzionaria liberalità di Tristan Tzara e Hugo Ball viene assunta a vero e proprio modello cui attenersi per non lasciarsi rinsecchire dal conformismo.

Passando da Dante a Piero Manzoni, Caparezza (che in un brano si presenta “moderno come la Tate” ) non manca di omaggiare Amedeo Modigliani. Esilarante la ricostruzione, in Teste di Modì  , dell’episodio della celebre beffa orchestrata dagli studenti livornesi che spacciarono per originali tre loro sculture. Smascherando con lo stesso sorriso cui ci invita il cantante le contraddizioni del mondo dell’arte. E dunque della realtà nel suo complesso.