Arte nella Grande Mela: Frieze torna a New York

8 Maggio 2014


Non c’è due senza tre: torna per il terzo anno nei padiglioni allestiti al Randall’s Island Park l’edizione newyorchese di Frieze, la prestigiosa fiera d’arte contemporanea nata a Londra ed ora raddoppiata dall’altra parte dell’Oceano. Quasi duecento le gallerie ospiti di un evento in scena dal 9 al 12 maggio, per un appuntamento che rivendica il ruolo di primo piano della scena statunitense nel panorama internazionale del mercato dell’arte.

Una vetrina ovviamente commerciale, ma anche una piattaforma per la sperimentazione di nuovi linguaggi. Si rinnova la sezione Frieze Projects , che vede la curatrice Cecilia Alemani lavorare al fianco di sette artisti per la creazione di opere originali pensate appositamente per la fiera: partecipano quest’anno Darren Bader, Eduardo Basualdo, Eva Kotátková, Marie Lorenz, Koki Tanaka e Naama Tsabar. Ma anche Allen Ruppersberg, impegnato a ricostruire una della sue storiche installazioni ambientali, realizzata a Los Angeles oltre quarant’anni fa.

Ricchissimo il parterre di ospiti che anima Frieze con incontri, dibattiti e dialoghi. Si attendono dal suo direttore Adam Szymczyk ghiotte anticipazioni sulla prossima edizione di Documenta, la regina di tutte le Biennali prevista a Kassel nel 2017; curiosità anche per il talk che vede come protagoniste Masha Alekhina e Nadya Tolokonnikova, tra le fondatrici del celebre collettivo Pussy Riot.

E l’Italia? Risponde con la partecipazione delle gallerie T293, Continua, Massimo De Carlo, Alfonso Artiaco, Massimo Minini, Lorcan O’Neill e Vistamare; e con la presenza di altri operatori nelle diverse fiere collaterali che, come vuole la tradizione, accompagnano l’art week  di Frieze. Fari puntati in via privilegiata su Pulse: a contendersi il premio messo in palio dalla fiera off anche i nostri Luca Pignatelli e Matteo Basilé.

[nella foto: The Sculpture Park – Frieze New York 2013 – foto Naho Kubota. Courtesy of Naho Kubota / Frieze © Frieze New York]