Lutto nel cinema: scomparso Malik Bendjelloul

14 Maggio 2014


La notizia ha fatto in un lampo il giro del mondo, lasciando basiti gli appassionati di cinema e musica, sconvolgendo un ambiente che proprio in queste ore si apprestava a festeggiare la partenza della nuova edizione del Festival di Cannes. È scomparso ad appena 36 anni Malik Bendjelloul, talentuoso regista svedese di origini algerine, premiato solo un anno fa con l’Oscar per il miglior documentario. Lo splendido Sugar Man .

Bendjelloul è stato trovato senza vita nella propria abitazione di Solna, città nei pressi di Stoccolma: subito smentita da parte delle autorità la possibilità di una morte violenta, derivata da un’aggressione; con il passare delle ore si è fatta largo l’ipotesi del suicidio. In attesa che l’autopsia sveli le cause del decesso viene confermata da parte della famiglia dell’artista la pista del suicidio: pare che il regista soffrisse da tempo di depressione.

Figlio di un fisico e di una traduttrice, Bendjelloul arriva al cinema dopo una laurea in giornalismo e il lavoro come reporter nella tv pubblica svedese, cui affianca – giovanissimo – l’esperienza come comparsa in alcune serie televisive. Poi la scelta di cambiare pagina, un periodo sabbatico passato in viaggio per il mondo, l’incontro con l‘assurda e affascinante vicenda di Sixto Rodriguez e la decisione di raccontarla sul grande schermo. Quattro anni di lavoro, poi il trionfo a Los Angeles.

Ad emozionare il pubblico di tutto il mondo è la storia, vera, del folk-singer di Detroit costretto dagli insulti della vita ad appendere la chitarra al chiodo, rinunciando ai propri sogni in cambio di un lavoro che possa mantenerlo. Ignorando come la sua musica, a migliaia di chilometri di distanza, sia diventata simbolo della riscossa per le popolazioni oppresse dall’apartheid. Da qui la rivincita dell’artista e dell’uomo, chiamato a gran voce a riprendere il proprio cammino.

Sky Arte HD ricorderà Malik Bendjelloul venerdì 16 maggio. In onda alle 23.45, naturalmente il suo “Sugar Man”

[Nella foto: Malik Bendjelloul nel 2013, alla consegna dei Guldbagge Award a Stoccolma. Foto Frankie Fouganthin]