La moda in… cammino. Ferragamo in mostra a Firenze

21 Giugno 2014


Più dell’invenzione della scrittura, in misura maggiore rispetto alla scoperta del fuoco. Non diamo troppo peso, oggi, all’atto di camminare: eppure si tratta della madre di tutte le rivoluzioni, del momento che ha visto l’uomo accelerare in modo inarrestabile la propria sfrenata corsa evolutiva. Un’azione che spesso consideriamo banale ma che tale non è affatto: come dimostra Equilibrium  , mostra che da questi giorni occupa gli spazi del Museo Ferragamo di Firenze.

Arte, scienza e moda: un triangolo perfetto quello disegnato da un evento che nasce in occasione di Firenze Hometown of Fashion, nella settimana delle sfilate di Pitti Uomo. E che vede inscenare una indagine a trecentosessanta gradi sul tema del cammino, partendo ovviamente dal piede – parte che sopporta l’intero carico del nostro corpo – e che si spinge fino all’estatica contemplazione della danza, espressione di massima poesia del movimento.

I brevetti per alcune tra le innovazioni tecniche che hanno accompagnato la storia del brand Ferragamo nel campo del calzaturiero, insieme ai modelli storici della casa italiana, si accompagnano a frammenti di opere classiche; in dialogo con lavori di maestri della contemporaneità: suggestive in questo contesto le video-installazioni di Bill Viola, dove l’uso del rallenty restituisce tutta la tensione plastica connaturata anche al più semplice e banali dei passi.

In mostra la delicatezza dei marmi di Canova e l’eterea leggerezza delle creazioni mobili di Alexander Calder e Fausto Melotti; ma anche le opere dei tanti artisti che nel Novecento hanno eletto la danza ad ambito nel quale sperimentare le proprie soluzioni formali. Come Henri Matisse e Pablo Picasso, ma anche Wassily Kandinsky e Gino Severini; fino ad arrivare alla contemporaneità di Giulio Paolini e Marina Abramović.