Tablet e premi Oscar per il nuovo Museo Egizio di Torino

31 Luglio 2014


Chissà che faccia farebbero, oggi, i pionieri dell’archeologia che per primi si sono calati nei meandri della Valle dei Re a caccia di tombe e piramidi, passeggiando per le sale di un museo armati di tablet. Con i dispositivi digitali a restituire in un click la traduzione in tempo reale dei geroglifici che per secoli hanno celato insondabili misteri. Una svolta non solo tecnologica quella cui va incontro il Museo Egizio di Torino, che svela ufficialmente i programmi per il prossimo futuro.

A fare gli onori di casa Christian Greco, giovane neo-direttore di quello che si fregia del titolo del più grande e importante museo di antichità egizie al di fuori del Cairo: è lui a presentare lo stato dei lavori di restauro della storica sede, da sempre ospitata nel cuore del capoluogo piemontese, destinata a riassumere la propria piena operatività (al momento il museo è solo parzialmente visitabile) il prossimo 1 aprile. A conclusione dei lavori di consolidamento dell’edificio e di riallestimento di parte delle collezioni.

Superficie espositiva esattamente raddoppiata, con il passaggio dagli attuali 4.500 metri quadrati ai futuri 9.000; con 400 metri quadri del terzo piano – là dove trovava spazio la quadreria antica della Galleria Sabauda – destinati alle mostre temporanee. In un’ottica di scambio e dialogo con i maggiori musei del mondo che sta già dando i primi frutti: dal prossimo autunno l’Egizio si farà “pubblicità” al British Museum, al Louvre e al Metropolitan, con piccoli allestimenti che presentano al pubblico straniero alcuni tra i tesori della raccolta torinese, oltre ad un’ampia documentazione video sui lavori in corso. Mentre è già in corso la grande mostra con reperti in prestito dall’Italia alla tedesca Völklingen Hütte.

Di grande impatto l’introduzione delle nuove tecnologie nello statuario recentemente ridisegnato dal premio Oscar Dante Ferretti, straordinario scenografo di uno degli angoli più suggestivi del museo: è in questa sala , ribattezzata “Galleria dei Re” che l’uso dei tablet permetterà al pubblico di approfondire la propria esperienza di visita. Ferretti è al lavoro su un altro intervento, questa volta all’ingresso del museo: sua la timeline che illustrerà con un colpo d’occhio la storia dell’Egitto, dall’antichità ai giorni nostri.