Libri della settimana: il Rinascimento e Vittorio Sgarbi

20 Novembre 2014


Dove eravamo rimasti? Ah, sì: alla fine del Trecento! Riparte proprio da qui il viaggio che Vittorio Sgarbi sta compiendo per Bompiani lungo la storia dell’arte, lavorando alla collana di volumi della serie Tesoro d’Italia : fresco di stampa Gli anni delle meraviglie, incantato catalogo di tesori che si riferiscono alla stagione irripetibile del Rinascimento. Pescando, chiaramente, tra i grandi protagonisti del periodo – da Piero della Francesca al Pontormo – ma senza dimenticare episodi considerati, a torto, marginali.

Sta proprio nel gusto della scoperta il dato più interessate dell’impresa intentata da Sgarbi, che si muove nelle più sperdute località della provincia italiana: tra minuscole collezioni, palazzi nobiliari e chiese dimenticate; restituendo l’immagine di un vero e proprio museo diffuso. Dove le opere di un Bartolomeo della Gatta o di un Francesco di Bettino assumono la stessa dignità dei capolavori dei maestri più noti.

È considerata una pietra miliare della critica del Novecento, opera che permette in modo straordinariamente lucido il lavoro di uno tra i più eclettici ed enigmatici protagonisti della contemporaneità. Titola semplicemente Mirò l’agevole e schietto saggio biografico che il grande Yves Bonnefoy dedica nel 1964 al pittore catalano; un testo fondamentale, riproposto in edizione rinnovata, nel cinquantesimo anniversario della sua prima uscita, da Abscondita.

Diego Rivera e Frida Kahlo, Max Ernst e Leonora Carrington, Camille Claudel e Rodin, Jackson Pollock e Lee Krasner: se è vero che dietro ogni grande uomo c’è una grande donna va da sé che al fianco degli artisti più importanti sia facile trovare compagne straordinarie. Elena Del Drago raccoglie per Electa una ricca galleria di doppi ritratti, curiosando nel suo C’eravamo tanto amati tra aspetti pubblici e privati, piccoli segreti e grandi verità.