Lirica: a Napoli la prima del Trovatore

9 Dicembre 2014


In principio furono I masnadieri , poi sono arrivati Otello  e Aida : ora è la volta, dulcis in fundo, de Il Trovatore . Un percorso coerente e omogeneo nell’opera di Giuseppe Verdi quello che negli ultimi anni ha compiuto il Teatro San Carlo di Napoli, che chiude questa ideale retrospettiva con quello che fu il più grande successo conosciuto in vita dal compositore. Un titolo scelto, dopo dieci anni di assenza dal palcoscenico partenopeo, per aprire la stagione 2014-2015.

Con questa messa in scena de Il Trovatore  – in cartellone dal 12 al 20 dicembre – si chiude un’epoca per lo stabile napoletano. L’epoca di Nicola Luisotti, che dopo due anni e mezzo in veste di direttore artistico del teatro si appresta a dirigerne l’orchestra per l’ultima volta; e quella di Michele Lignola, commissario straordinario che in un momento difficilissimo per gli enti lirici italiani ha saputo mettere ordine nei conti del San Carlo, risolvendone la condizione di instabilità finanziaria.

A firmare la regia Michal Znaniecki, già applaudito a Napoli per l’Onegin  in scena lo scorso mese di febbraio; collabora con il disegno delle scene la video-artista israeliana Michal Ravner: si rinnova così la tendenza che vede l’opera terreno di sperimentazione in ambito non solo musicale, ma anche per ciò che concerne l’arte visuale – pensiamo solo al successo straordinario, pochi anni fa, de Il flauto magico  di William Kentridge alla Scala.

Le proiezioni oniriche di Ravner funzionano come lasciapassare per entrare nella psiche dei diversi personaggi: la loro fortissima carica plastica, i tortuosi e sinuosi passaggi ottenuti attraverso ardite distorsioni dell’immagine, oggettivano i tormenti di eroi ed eroine, al centro di autentiche battaglie interiori. Interpretate da un cast che annovera Juan Jesus Rodriguez e George Petean nel ruolo del Conte di Luna,  Lihanna Haroutunian e Anna Pirozzi in quello di Leonora.