Roberto Bolle danza “Lo Schiaccianoci” alla Scala

20 Dicembre 2014

Roberto Bolle e Maria Eichwald provano "Lo schiaccianoci" - photo Brescia-Amisano, Teatro alla Scala

Il Natale non è tale senza Lo Schiaccianoci , favola dal fascino intramontabile che l’immaginario collettivo lega in modo indissolubile ai giorni più magici dell’anno. Una tradizione che a Milano si rinnova dopo quasi dieci anni di silenzio: era il 2006 quando il teatro alla Scala accolse l’ultima volta il balletto su musiche di Čajkovskij. Un’assenza interrotta grazie alla visionaria e onirica messa in scena da Nacho Duato, interprete originale di un mito senza tempo.

Applausi a scena aperta per la prima, in scena giovedì 18 dicembre, e caccia al biglietto per le repliche dei prossimi giorni – lo spettacolo sarà in cartellone fino a metà gennaio: al solito radente la perfezione la performance di Roberto Bolle, star assoluta insieme a Maria Eichwald delle prime due serate, atteso nuovamente al Piermarini per la data del prossimo 4 gennaio. A sostituire l’étoile negli altri appuntamenti Claudio Coviello e Antonino Sutera.

“Non propongo una mia personale visione della favola, né vi aggiungo nulla”  promette Duato, che pure riesce a trattare in modo elastico una pietra miliare della danza, intervendo direttamente sulla partitura: tagliando qualche passaggio e accentuandone invece altri. L’ambientazione si sposta ai primi anni del Novecento, liberando il tutto delle arzigogolate pesantezze ottocentesche dell’originale, con i costumi e le scene di Jérôme Kaplan a creare atmosfere più eleganti e insieme leggere.

Una vicenda, quella de Lo Schiaccianoci , che non può esimersi dall’esaltare i suoi accenti favolistici: dall’immancabile albero di Natale in scena fino alle marce dei vari giocattoli si arriva al momento in cui irrompono le marionette della storica compagnia di Carlo Colla, nome di punta della tradizione lombarda del teatro di figura. Un intervento che aggiunge magia a magia, per un effetto di spettacolare coinvolgimento.