La cultura africana. Per gli artisti contemporanei

29 Marzo 2015

Pino Pascali, Giraffe - Africa, Kodalite, 1964. Courtesy Fondazione Pino Pascali, Polignano a Mare (BA) ph. Michele Roppo

A partire da oggi, al Museo Civico di Castelbuono di Palermo sarà possibile visitare due mostre di arte contemporanea che si confrontano sull’arte propria dell’Africa. Si tratta di Pino Pascali, l’africano e Sirens, doppia personale dell’artista australiana Virginia Ryan – che ha vissuto per un periodo tra il Ghana e la Costa d’Avorio – e di Frédéric Bruly Bouabré, artista africano. Quest’ultimo, scomparso lo scorso anno, è stato riconosciuto dalla comunità internazionale dell’arte, dopo la partecipazione a Le Magiciens de la Terre al Centre Pompidou di Parigi nel 1989.

Nella Sala San Giorgio del museo palermitano, Pino Pascali, l’africano presenta una selezione di opere di uno dei più grandi rappresentanti della ricerca artistica italiana del secondo Novecento, il cui lavoro sarà parte dell’imminente 56ª Esposizione internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. Le opere esposte raccontano un Pascali primitivista, affascinato dalle culture lontane dalla civiltà europea.

Nelle Ex-Scuderie del Museo Civico di Castelbuono, la mostra Sirens propone invece le grandi sculture di Virginia Ryan, reinterpretazioni di divinità africane marine e delle sirene della mitologia occidentale, e le piccole opere a matita su carta di Frédéric Bruly Bouabré.

Con la curatela di Laura Barreca – direttore del Museo Civico – e di Santa Nastro per la Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare, le due esposizioni restituiscono lo sguardo dell’occidentale primitivista da una parte, dall’altra la prospettiva dell’artista autoctono e di chi si fa interprete di una cultura “altra” rispetto a quella di origine.

[Immagine d’apertura: Pino Pascali, Giraffe – Africa, Kodalite, 1964. Courtesy Fondazione Pino Pascali, Polignano a Mare (BA) ph. Michele Roppo]