L’ironia della vita, nell’arte di Erwin Wurm

11 Aprile 2015

Erwin Wurm, Fichte. Photo: Marek Kruszewski © VG Bild-Kunst, Bonn 2015

All’ingresso del Kunstmuseum Wolfsburg, nell’omonima cittadina della Bassa Sassonia, da qualche settimana campeggia un pulmino Volkswagen giallo, deforme e appesantito. È l’originale scultura di benvenuto dell’artista austriaco Erwin Wurm, a cui il museo tedesco ha dedicato una personale, Erwin Wurm. Fichte, visitabile sino al 13 settembre.

Erwin Wurm, Curry Bus, 2015. VW T2b, materiali vari. Courtesy Studio Erwin Wurm, foto: Marek Kruszewski © VG Bild-Kunst, Bonn 2015

Erwin Wurm, Curry Bus, 2015. VW T2b, materiali vari. Courtesy Studio Erwin Wurm, foto: Marek Kruszewski © VG Bild-Kunst, Bonn 2015

Nella hall del museo, invece, l’artista ha installato una foresta di pini (visibile nell’immagine in apertura), con riferimento al Romanticismo ottocentesco e al filosofo idealista tedesco Fichte. Simbolo del confine tra natura e civilizzazione, tra individuo e società, la grandiosa installazione funziona da introduzione alla mostra.

Con più di 50 lavori esposti, 16 dei quali sono stati realizzati appositamente per l’occasione, la mostra rintraccia i temi classici della produzione di Erwin Wurm negli ultimi vent’anni, come l’ironia nei confronti della vita, degli oggetti della quotidianità e delle norme sociali, che l’artista applica alla scultura come alla performance.

Erwin Wurm, Mr. Mutt, 2010, acrilico e vernice, 29 x 49 x 36 cm. Courtesy Galerie Thaddaeus Ropac, Salzburg (AT), Paris (FR), foto: Ulrich Ghezzi © VG Bild-Kunst, Bonn 2015

Erwin Wurm, Mr. Mutt, 2010, acrilico e vernice, 29 x 49 x 36 cm. Courtesy Galerie Thaddaeus Ropac, Salzburg (AT), Paris (FR), foto: Ulrich Ghezzi © VG Bild-Kunst, Bonn 2015