La casa di Olafur Eliasson. In un libro

5 Aprile 2015

Olafur Eliasson Your House 2006

Si chiamano libri d’artista, quei particolarissimi oggetti che nascono dall’intervento di un autore visivo sulla “classica” forma del libro, cui il mondo occidentale è abituato dall’avvento della stampa a caratteri mobili a metà del Quattrocento.
In generale i libri d’artista sovvertono appunto qualsiasi nostra convinzione su come un libro debba presentarsi – testi scritti dall’alto in basso, da sinistra a destra, copertina e rilegatura e così via. Nel caso di Your House, volume a tiratura limitata realizzato nel 2006 da un’idea di Olafur Eliasson, sarebbe forse più corretto parlare di “libro d’architetto” o, meglio ancora, di libro-architettura.

Il libro in questione, infatti, consiste nella copia in scala e in negativo della casa dell’artista a Copenhagen. Georg Sagurna ha realizzato prima un modello computerizzato dell’edificio, sezionato verticalmente in 454 “fette” o prospetti ortogonali. Ciascuna di queste sezioni, ridotta in scala 85:1, è stata poi riprodotta da Claudia Baulesch e Michael Heimann in negativo sui singoli fogli del libro (costituito quindi da 908 pagine, ovvero il doppio dei fogli), incidendo e tagliando al laser la carta.
Il risultato è un volume che, man mano che lo si sfoglia, introduce letteralmente il lettore nella casa, che stanza dopo stanza viene percorsa in profondità dall’ingresso fino al retro.

Se in un rettangolo ritagliato attraverso le pagine possiamo facilmente identificare una porta, o una finestra, le silhouette di una scalinata o di una volta vanno invece ricostruite mentalmente, man mano che il lettore sfoglia le pagine.
L’architettura assume così una dimensione narrativa, sia attraverso lo spazio che viene vissuto nel tempo della lettura, sia nella memoria del lettore che deve collegare i segni delle singole pagine per dare una forma organica all’edificio nella sua interezza.