Presente e passato nei doppi ritratti di Rachele Maistrello

5 Aprile 2015

Rachele Maistrello, Beyond Reasonable Evidence

Vi sarà capitato di sentir dire – se non proprio pensare – che una persona ha il collo “alla Modigliani”, mentre un’altra ha un profilo greco (come le statue classiche, è sottiteso). Ebbene, Rachele Maistrello ha visitato per un anno intero diversi musei pubblici, in varie città europee, osservando le opere della storia dell’arte moderna in base a un criterio simile, seppure portato a paradossale sistematicità: la somiglianza fisionomica tra i soggetti delle opere e i visitatori. “La relazione visiva”, come l’ha definita l’artista veneta (che vanta tra l’altro una residenza nel 2013 presso la Fondazione Bevilacqua La Masa).

La serie Beyond Reasonable Evidence, attualmente in mostra proprio a Venezia presso la Galleria upp – fino al prossimo 15 aprile –, è costituita quindi da doppi ritratti: un visitatore “riconosciuto” da Rachele posa di fronte a un’opera pittorica moderna, al cui soggetto viene naturale paragonarlo per una evidente somiglianza, dalla forma del viso alle proporzioni dei singoli tratti somatici al suo interno.

Si innesca così un interessante cortocircuito nella mente dell’osservatore, che trova nell’opera di Rachele una rappresentazione artistica… e un altro osservatore contemporaneo, diventato a sua volta parte di un’opera.
Questo “elemento intermedio”, attuale nei vestiti eppure portatore di un’eredità biologica antica, serve così da punto di contatto tra il dipinto esposto e chi osserva invece la fotografia di Rachele. Improvvisamente, se il visitatore entra nell’opera d’arte, questa si avvicina ai nostri giorni: mostra la continuità tra storia e presente, non soltanto grazie alla memoria ma per il proseguire stesso dell’umanità.

Ciascun lavoro della serie diventa quindi un istante fuori dal tempo – o meglio, fuori da un solo, preciso tempo – capace in teoria di ri-accadere anche in futuro. Potrebbe nascere una nuova Monna Lisa, se il nostro presente ospita già una Maga Circe (Elisabetta, a sinistra nell’immagine di apertura): Rachele Maistrello ne ha le prove.

[Immagine d’apertura, da sinistra: Rachele Maistrello, Elisabetta di fronte a “La Maga Circe” di Lorenzo Garbieri (1615/1620), Pinacoteca Nazionale di Bologna, Novembre 2012 e Debora di fronte a “Bildnis einer jungen Dame” di Cornelis De Vos (1623-1624), Kunsthaus di Zurigo, Ottobre 2011]