L’umanità nelle fotografie di Esko Männikkö

17 Maggio 2015

Esko Männikkö, Savukoski, 1994, stampa a colori a getto d’inchiostro, dalla serie Female Pike © Esko Männikkö

Sino al 27 settembre, la Collezione Maramotti ospiterà a Reggio Emilia la mostra Esko Männikkö – Time Flies. A Highlight. Una cinquantina di fotografie dell’artista finlandese sono state selezionate per la loro qualità estetica e le assonanze con le opere della collezione che, dal 2007, ha casa nella sede storica del gruppo aziendale Max Mara.

Scattate tra il 1991 e il 2013, le fotografie ritraggono l’intensità e la bellezza di uomini soli nelle lande desolate attorno a Helsinki o di luoghi abbandonati e usurati, in cui il tempo sembra sospeso e la traccia lasciata dall’umanità è ancora vivida, nonostante l’assenza dalla scena.
Le cornici sono spesso recuperate nei mercatini o realizzate su misura con legno di riuso e costituiscono una parte visiva essenziale dell’opera, non elemento accessorio.

L’artista ama definirsi “cacciatore di immagini”: nel collezionare luoghi, paesaggi, nature morte ed esseri umani, Esko Männikkö dà forma a un unico autoritratto, capace di riflettere e restituire l’immagine del suo autore e, al tempo stesso, i tratti universali dell’umanità.

[Immagine d’apertura: Esko Männikkö, Savukoski, 1994, stampa a colori a getto d’inchiostro, dalla serie Female Pike © Esko Männikkö]