La modernità nelle sculture di Nicola e Giovanni Pisano

17 Giugno 2015

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Nella Chiesa di San Gottardo in Corte al Palazzo Reale di Milano apre il Padiglione delle Belle Arti per Expo 2105, con una mostra curata da Vittorio Sgarbi. Sulle tracce delle origini della modernità nella scultura italiana, l’esposizione conduce nella bottega dello scultore Nicola Pisano e di suo figlio Giovanni, a Pisa, nei decenni centrali del Duecento.
I due scultori si avvicendarono nei cantieri del Battistero della città toscana e del Pulpito di Siena e  furono partecipi del rinnovamento nelle arti scultoree dell’Italia, in un’epoca di passaggio dalle volumetrie classiche verso l’espressività gotica.

Sino al 31 ottobre, nove maestose sculture realizzate da padre e figlio, provenienti dalla cornice superiore del Battistero di Pisa e di norma custodite nel portico del Museo dell’Opera del Duomo della città toscana, saranno esposte nella Cappella Palatina di Palazzo Reale, recentemente riaperta dopo essere stata restaurata.
Nell’allestimento firmato dall’architetto e scenografo Alberto Bartalini si è costruito un dialogo tra le sculture, l’architettura della chiesa e i dipinti “giotteschi” alle pareti, che oltretutto introducono la mostra dedicata a Giotto che inaugurerà a Palazzo Reale il prossimo settembre.

Di fronte all’ingresso della chiesa, una riproduzione a grandezza naturale in marmo bianco di Carrara de La Madonna col Bambino di Giovanni Pisano annuncia il sostegno di Gualtiero Vanellida e della sua Robot City-Italian Art Factory, specializzata nella lavorazione del marmo e nella produzione di opere d’arte e di oggetti di design esclusivi.