La natura creatrice di Roxy Paine e Meg Webster

14 Giugno 2015

Roxy Paine, Crop 1997-98, Collection De Pont museum (Tilburg NL), Photography Peter Cox (3)

Nella cornice di Villa Menafoglio Litta Panza, a Varese, il FAI – Fondo Ambiente Italiano presenta la mostra Natura naturans. Roxy Paine e Meg Webster (Opere dal 1982 al 2015) a cura di Anna Bernardini, direttore della villa e della sua collezione, e il critico d’arte Angela Vettese.

Sino al 28 febbraio 2016, l’architettura settecentesca e il suo rigoglioso giardino all’italiana ospiteranno 20 installazioni realizzate dai due artisti in oltre trent’anni di attività, attorno al tema della natura come principio primo della vita.

Alcuni lavori sono stati realizzati in situ e progettati appositamente per un dialogo diretto con la natura circostante, l’architettura e l’arte contemporanea custodita nella villa. Altri, invece, sono prestiti provenienti da collezioni private e istituzioni internazionali come il Guggenheim Museum e il Whitney Museum of American Art di New York, l’Israel Museum di Gerusalemme, il De Pont Museum in Olanda e il Panza Collection Archive di Mendrisio.

Dell’artista newyorkese Roxy Paine sono esposti alcuni lavori della serie Replicant: si tratta di composizioni –  disposte sia sul pavimento che sulle pareti espositive – in cui alghe, funghi velenosi, muffe e fiori sono replicati utilizzando resine sintetiche, lacche, polimeri e vernici industriali.
Meg Webster, californiana ma newyorkese d’adozione, lavora invece assemblando veri e propri monumenti dedicati alla terra. Per la mostra a Villa Panza, ha riprodotto una delle sue opere più conosciute, l’installazione in legno Stick Spiral del 1996.

[Immagine in apertura: Roxy Paine, Crop 1997-98, Collection De Pont Museum. Foto: Peter Cox]