L’ultimo mistero delle Piramidi egizie

2 Luglio 2015

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È rimasto custodito per millenni nella tomba di Djehutihotep, in Egitto, tra i segni di una pittura murale decorativa: il segreto della costruzione delle piramidi egiziane non è più tale dallo scorso anno. Tante teorie – anche le più strampalate e fantascientifiche – sono state immaginate per spiegare come gli antichi egizi fossero in grado di trasportare nelle sabbie del deserto macigni del peso di oltre 2 tonnellate. Mentre la soluzione era sotto gli occhi degli studiosi.

Nella pittura murale, infatti, è descritta una scena in cui una statua monumentale è trainata su una slitta da 172 uomini. In piedi nel mezzo, è raffigurato un uomo colto nell’atto di versare dell’acqua nel deserto davanti a sé. Sino a poco tempo fa gli egittologi avevano interpretato il gesto come un atto rituale purificatorio; in realtà è stato scoperto che l’acqua serviva a diminuire l’attrito della slitta sulla sabbia e a rendere più agevole il trasporto.

Il “trucco” è stato scoperto nel 2014 da un gruppo internazionale di ricercatori, capitanato da Daniel Bonn dell’Università di Amsterdam, che ha sperimentato la tecnica e ha così potuto constatare dal vivo come l’uso delle giuste proporzioni di acqua porti a diminuire addirittura del 50% lo sforzo necessario. Mistero risolto, anche se con qualche millennio di ritardo.