Il Rinascimento marchigiano di Luca di Paolo

16 Agosto 2015

Luca di Paolo Trittico della Crocifissione (Crocifissione, sant’Adriano e Natività, san Bartolomeo e Adorazione dei Magi) tempera e oro su tavola Museo Piersanti, Matelica (MC)

Firenze e la Toscana furono la terra indiscussa del Rinascimento italiano, ma anche lungo l’arco appenninico, tra Umbria e Marche, il Quattrocento fu un secolo prolifico per le arti. Quest’anno Matelica dedica un’esposizione a Luca di Paolo, uno dei massimi rappresentanti della scuola marchigiana, sulla cui biografia e produzione studi e ricerche hanno gettato luce solo di recente.

Risale al dicembre del 2001 la scoperta del pittore da parte di Alberto Bufali, che trovò il suo nome negli atti di commissione e poi di pagamento per una grande pala d’altare con la Crocifissione, destinata alla chiesa della Confraternita della Santa Croce a Matelica e attualmente custodita al Museo Piersanti. Fino a allora il dipinto – come molti altri – era stato erroneamente attribuito a Francesco di Gentile da Fabriano.

Sino al 1° novembre, le sale di Palazzo Piersanti riuniscono una serie di opere di Luca di Paolo e di altri artisti suoi contemporanei, provenienti da musei pubblici nazionali e da collezioni private italiane ed estere. La mostra tratteggia l’evoluzione del percorso artistico del pittore, dalle opere in cui è palese l’influenza di Gentile da Fabriano e l’insegnamento di un altro pittore locale, il Maestro di Staffolo.

L’esposizione si focalizza poi sulla frequentazione di artisti coevi come Niccolò di Liberatore e Lorenzo d’Alessandro e sulla produzione della maturità incentrata sull’uso della prospettiva. In tarda età, Luca di Paolo si lasciò influenzare invece dal veneziano Carlo Crivelli. Sono di quel periodo le sperimentazioni polimateriche, le incisioni sui metalli e l’applicazione di pastiglie a rilievo.

[Immagine in apertura: Luca di Paolo, Trittico della Crocifissione (Crocifissione, sant’Adriano e Natività, san Bartolomeo e Adorazione dei Magi),
tempera e oro su tavola, Museo Piersanti, Matelica (MC)]