Sincronie, tra artisti di oggi e maestri del passato

23 Settembre 2015

Barney_Cremaster-Suite-1994-2002

Il 25 settembre, il Museo di Palazzo Pretorio di Prato inaugura la mostra Synchronicity. Contemporanei, da Lippi a Warhol. Già il titolo rivela l’idea alla base della mostra, ovvero quella di esporre artisti del nostro tempo fianco a fianco con maestri del passato, definendo tra loro un sincronismo, una relazione di contemporaneità.

Oltre trenta opere datate dal Novecento a oggi, di artisti come Marcel Duchamp, Andy Warhol, Daniel Spoerri, Michelangelo Pistoletto, Matthew Barney e Vanessa Beecroft, sono state allestite nelle sale – recentemente rinnovate – del museo toscano, accanto a tavole tardogotiche, pale rinascimentali e capolavori di Filippo Lippi, Donatello e altri grandi artisti dei secoli scorsi.

L’itinerario della mostra prevede un’ampia premessa al piano terra del palazzo, per introdurre i visitatori del museo alla concezione dell’attualità dell’arte. Il percorso prosegue poi in tre sale espositive temporanee, per svilupparsi dentro l’allestimento storico nei tre piani superiori, dove Marina Abramovic si confronta con i caravaggeschi, Piero Gilardi trova posto tra le nature morte del tardo Settecento e via dicendo.

Con la curatela di Stefano Pezzato del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, la mostra definisce innesti e combinazioni tra opere appartenenti a periodi storici diversi, sviluppando nel museo una nuova dimensione cronologica, in cui l’arte di oggi dialoga alla pari con le espressioni artistiche dell’antichità.

[Immagine in apertura: Matthew Barney, Cremaster Suite, dettaglio, 1994-2002]