L’Hermitage acquisisce le opere del cubista Lipchitz

26 Ottobre 2015

Jacques Lipchitz, Birth of the Muses (1944-1950), Massachusetts Institute of Technology Campus, Cambridge, Massachusetts

Tra le più antiche ed estese collezioni museali, quella dell’Hermitage di San Pietroburgo è ancora oggi in espansione. L’ultima acquisizione comprende una serie di rari gessi e disegni dello scultore cubista Jacques Lipchitz, come ha riferito qualche giorno fa Torkom Demirjian, il presidente del consiglio dell’Hermitage Museum Foundation americana.

Le opere sono state donate al museo russo da Hanno D. Mott, erede dell’artista, conosciuto legale esperto d’arte nonché presidente della Fondazione Jacques & Yulla Lipchitz, con sede a New York, depositaria del lascito dello scultore di origine lituana.
Le nuove acquisizioni saranno allestite in una sala del Palazzo dello Stato Maggiore e salutate da una cerimonia ufficiale a San Pietroburgo e, in seguito, anche a New York, per sottolineare il legame e la comunione di intenti tra la fondazione americana e il museo russo.

La donazione arricchisce l’Hermitage di una serie di opere fondamentali per approfondire la ricerca di uno degli avanguardisti che, agli inizi del Novecento, fu capace di tradurre il linguaggio cubista nella tridimensionalità e applicare con efficacia i principi della scomposizione alla scultura.

[Immagine in apertura: Jacques Lipchitz, Birth of the Muses, 1944-1950, Massachusetts Institute of Technology Campus, Cambridge, Massachusetts. Fonte: Wikipedia]