A Roma va in mostra il paesaggio, come luogo di scambio

26 Novembre 2015


Da sabato 28 novembre al 24 gennaio 2016, il Museo di Roma in Trastevere farà da cornice a La Fabrica del presente, l’intenso evento espositivo che evoca fin dal titolo il suo soggetto promotore – il polo di ricerca sulla comunicazione appartenente al gruppo Benetton. Un excursus sulle diverse interpretazioni del “passaggio” e delle dinamiche di transizione suggerite dai giovani talenti della creatività contemporanea.

Organizzata in quattro sezioni progettate da Fabrica, la mostra darà vita ad un racconto multiplo, fatto di immagini e tecniche differenti, al confine tra i luoghi e le cose, in un continuo movimento di transizione. Il progetto multimediale Night(e)scapes. From light to darkness unirà fotografia, musica e motion design attraverso le opere di Martina Cirese, Geremia Vinattieri e Christian Coppe. Il risultato sarà un viaggio visivo e sonoro tra i più suggestivi luoghi italiani, immortalati in chiave notturna.

La ricerca fotografica di Calogero Cammaleri sull’identità dell’isola di Lampedusa, sua terra d’origine, sarà alla base del progetto Lipadusa. From sea to land. Una ricognizione geografica ed emotiva sullo sfondo di un territorio di confine e transito, dove la tradizione locale si mescola agli influssi provenienti da oltremare. Un approccio simile anima il lavoro dei quindici fotografi iraniani selezionati da Fabrica per comporre Iranian living room. From private to public, un racconto corale che lega l’intimità familiare alla vita collettiva.

Miracle Village. From judgement to absolution – vincitore del primo premio nella sezione Stories, Portraits del Word Press Photo – è la delicata indagine condotta da Sofia Valiente sulla vita dei sex offender dopo aver scontato la propria condanna. L’artista narra le vicende di dodici abitanti del Miracle Village, la cittadina americana fondata per ospitare questa difficile categoria di individui.

[Immagine in apertura: Craco © Martina Cirese, Fabrica]