Milano parla il linguaggio della moda

28 Novembre 2015


Milano ribadisce ancora una volta il suo legame con il mondo della moda, dedicando alla storia dello stile italiano contemporaneo un ricco evento espositivo negli ambienti della Triennale. Fino al 6 marzo 2016, l’istituzione meneghina ospita Il Nuovo Vocabolario della Moda Italiana, la rassegna incentrata sui volti e i marchi che hanno innovato il linguaggio del made in Italy nel corso dell’ultimo ventennio.

Curata da Paola Bertola e Vittorio Linfante – e dedicata alla memoria di Elio Fiorucci – la mostra indaga l’incessante apporto di novità regalato alla moda contemporanea dai suoi protagonisti, in grado di coniugare il linguaggio della tradizione in un lessico adeguato alle esigenze più attuali. L’affascinante excursus prende le mosse dal 1998, anno in cui l’avvento del web ha catapultato qualsiasi settore della creatività nell’arena della comunicazione interconnessa e sempre mutevole.

Da allora ad oggi, superando anche la profonda crisi del 2008, case di moda e stilisti nostrani hanno saputo tenere alto il nome del made in Italy, adattandolo alla contemporaneità. Dal prêt-à-porter allo streetwear, dagli accessori alle calzature, la rassegna milanese punta i riflettori su un inedito lessico dello stile, dando voce a oltre cento realtà produttive del panorama odierno.

Assecondando l’idea di “vocabolario”, una sezione della mostra raggruppa attorno ad alcuni termini essenziali – come “materia”, “ornamento”, “laboratorio” – una serie di installazioni che chiariscono il processo creativo, mentre l’area Biografie raccoglie le storie dei singoli stilisti. Alla sezione Narrazioni spetta infine il compito di dar voce alle discipline connesse alla moda – dalla fotografia alla video-arte.

[Immagine in apertura: Il Nuovo Vocabolario della Moda Italiana, La Triennale di Milano 2015, photo Agostino Osio]