Addio a Krizia, emblema della moda italiana

7 Dicembre 2015


Avrebbe compiuto 91 anni il prossimo 31 gennaio. Krizia, al secolo Maria – Mariuccia per gli amici – Mandelli, è venuta a mancare il 6 dicembre in seguito a un malore, nella sua casa a Milano. “Una straordinaria e innovativa stilista di moda che ha contribuito a creare e sostenere l’affermazione internazionale di un modello di eleganza tipicamente italiano”: così viene ricordata – e a ragione – nel comunicato ufficiale.

Maria Mandelli nasce a Bergamo nel 1925, ma Krizia vede la luce a Milano qualche decennio dopo quando, conclusi gli studi in Svizzera, la futura signora della moda italiana apre una sartoria assieme all’amica Flora Dolci, iniziando a dedicarsi al taglio e al cucito e a quelle linee essenziali che saranno poi la sua cifra stilistica.
Con un nome d’arte preso in prestito da uno dei Dialoghi di Platone incentrato sulla vanità femminile, Krizia inizia a far parlare di sé dagli anni Sessanta: arrivano i primi riconoscimenti della critica per il suo fare innovativo, audace nelle forme, nelle lunghezze e nei materiali, che le vale anche l’epiteto crazy Krizia della stampa americana.

Nel 1980 debutta nel mondo dei profumi; otto anni dopo, invece, lancia la linea Krizia Uomo. Negli anni Novanta arrivano anche le prime mostre, come quella del 1995 alla Triennale di Milano, omaggio ai quarant’anni di lavoro della stilista. Nel 2014, infine, il brand Krizia è acquisito, ripensato e rilanciato da Zhu Chongyun, signora del fashion design cinese. Con il lucido benestare di chi, quella maison, l’ha costruita dalle fondamenta.