Il futuro del design. A Milano

3 Febbraio 2016

XX-TRIENNALE-DI-MILANO-2001-2004-Christopher-Dresser

Il 30 gennaio scorso, la Triennale di Milano ha fatto da sfondo alla presentazione della XXI Esposizione Internazionale; segnando così il ritorno di un atteso evento che, dal prossimo 2 aprile e fino al 12 settembre, trasformerà al città meneghina in un vero e proprio contenitore di mostre, sparse tra il centro urbano e la periferia.

L’iniziativa, dall’emblematico titolo Design After Design, punterà l’attenzione sulla disciplina progettuale per eccellenza, indagandone gli aspetti più innovativi e rivolti al futuro. Venti mostre – undici delle quali curate dal comitato scientifico della manifestazione e nove coadiuvate da soggetti esterni – saranno ospitate da dodici sedi diverse, compresi due padiglioni dell’Area Expo e la stessa Triennale.

I temi portanti attorno a cui ruoterà l’intera rassegna riguardano tematiche legate al presente, ma anche al futuro, come l’antropologia, l’artigianato, la città e il fenomeno della globalizzazione, l’accesso alle nuove tecnologie. Fra i tanti eventi in programma, spicca la mostra tutta al femminile che troverà spazio nell’ambito del Triennale Design Museum, W. Women in Italian Design, curata da Silvana Annichiarico e allestita da Margherita Palli.

L’HangarBicocca aprirà le porte ad Architecture as Art, un’iniziativa dedicata al legame tra la progettazione e lo spazio pubblico, a cura di Nina Bassoli e sotto la direzione di Pierluigi Nicolin. La coppia di padiglioni dell’Area Expo farà da cornice a City after the City, una serie di mostre curate da Nicolin, mentre Luisa Collina e Cino Zucchi presenteranno Sempering, la mostra ideata per gli spazi del Mudec e giocata sul rapporto inscindibile fra tecnica ed estetica.

[Immagine in apertura: Christopher Dresser per la XX Triennale di Milano, 2001-2004]