50 anni di cultura letteraria e book design

29 Marzo 2016

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Dal 1933 al 1983: è questo il cinquantennio sul quale si concentra la mostra al via il 31 marzo alla Galleria Gruppo Credito Valtellinese di Milano, giustamente riconoscendo l’eredità ancora attualissima di uno dei periodi più fecondi per la cultura italiana.

Attraverso i libri selezionati dal curatore Andrea Tomasetig, affiancato da Cristina Quadrio Curzio e Leo Guerra, tutti editi da Giulio Einaudi e provenienti dall’ampia collezione di Claudio Pavese composta di oltre 3mila volumi e documenti, la mostra ripercorre un preciso arco temporale del Novecento, soffermandosi su poeti, scrittori, saggisti di tutto il mondo, senza tralasciare il tema della copertine dei libri.

A partire dalla fondazione e fino alla crisi di inizio anni Ottanta – cui seguì, nel 1994, il passaggio alla Mondadori – Einaudi coinvolse artisti di valore internazionale e grafici come Albe Steiner, Max Huber, Bruno Munari per le proprie pubblicazioni, facendone un modello di design italiano.
Non è dunque casuale la scelta di far coincidere la mostra I libri Einaudi 1933-1983. Collezione Claudio Pavese con il Salone del Mobile, in programma dal 12 al 17 aprile, che quest’anno si arricchirà con l’atteso ritorno della XXI Esposizione Internazionale della Triennale.
Seguendo l’evoluzione storica del graphic design di copertina, anche l’allestimento stesso della mostra promette di sorprendere…

[Immagine in apertura: dettaglio della copertina de Le macchine di Munari, libro di Bruno Munari pubblicato per la prima volta da Einaudi nel 1942]