Gli attimi fuggenti di Cartier-Bresson, esposti a Biella

17 Marzo 2016

Henri Cartier-Bresson, In treno – Romania, 1975, fotografia in bianco e nero

Con Henri Cartier-Bresson. Collezione Sam, Lilette e Sébastien Szafran. La Fondazione Pierre Gianadda, dal 19 marzo al 15 maggio 2016 la città piemontese di Biella ospita una mostra d’eccezione. Saranno infatti esposte 226 stampe ai sali d’argento donate dal grande fotografo francese all’amico e artista Sam Szafran e ora comprese appunto nella Collezione Sam, Lilette e Sébastien Szafran, di proprietà della fondazione svizzera Pierre Gianadda.

Un legame, quello tra Cartier-Bresson e il collega Szafran, durato oltre un trentennio; trova nella raccolta – formata a partire dal 1972 – una preziosa conferma, oltre che una testimonianza preziosa dello stile inconfondibile di uno dei padri fondatori dell’agenzia Magnum Photos.

Dagli incontri con le figure di primo piano della scena culturale dell’epoca – Alberto Giacometti, Henri Matisse, Pierre Bonnard, ma anche Edith Piaf, Pablo Picasso, Jeanne Moreau – ai viaggi in tutto il mondo; dai grandi eventi della storia ai ritratti delle persone care, l’intero universo dell’inventore del reportage contemporaneo e dello stile fotografico detto candid emerge nella collezione in mostra.

Promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e dalla Fondazione Pierre Gianadda, l’iniziativa rappresenta anche il primo di una serie di appuntamenti appositamente concepiti all’interno della residenza di Palazzo Gromo Losa, una dimora storica nel centro storico biellese che intende divenire, con attività culturali e sociali, un indirizzo di riferimento per il territorio.