La scultura secondo Giuseppe Penone. A Rovereto

19 Marzo 2016

Giuseppe Penone, Spazio di luce, dettaglio, 2008, Collezione Privata Foto ® Mart, Archivio fotografico e mediateca-Carlo Baroni

Indiscusso talento del secolo scorso e maestro dell’arte più attuale, Giuseppe Penone conferma la sua eccezionale tecnica scultorea come protagonista della mostra a lui intitolata dal Mart di Rovereto e allestita fino al prossimo 26 giugno.

Curata da Gianfranco Maraniello, Giuseppe Penone. Scultura raccoglie oltre sessanta opere che ripercorrono alcuni momenti cardine della produzione dell’artista, con un particolare occhio di riguardo verso gli esiti recenti della sua ricerca. Immaginata come una mostra site-specific, la rassegna punta a mettere in luce lo stupefacente legame che intercorre fra le opere di Penone e le architetture del museo.

Giuseppe Penone, Corteccia, 1983, Collezione Privata Foto ® Mart, Archivio fotografico e mediateca/Carlo Baroni

Progettato da Mario Botta, il Mart è uno sfondo niente affatto passivo rispetto agli interventi dello scultore piemontese. Il gigantesco tronco bronzeo e dorato che si inerpica lungo le pareti delle scale sembra sfondare i volumi dello spazio, inondandolo di luce, mentre un marmo di quasi venti metri entra in dialogo con gli ambienti del secondo piano, per la prima volta liberi dai muri interni.

Tra opere inedite e riletture di storici interventi, i capolavori di Penone scandiscono un dialogo serrato con il contesto, evidenziandone le sfumature, specie dopo il recente riallestimento delle collezioni del museo. Senza tralasciare la sua consolidata passione per gli elementi naturali, Penone crea un vero e proprio paesaggio scultoreo e architettonico, intriso di una delicata poesia.

[Immagine in apertura: Giuseppe Penone, Spazio di luce, dettaglio, 2008, Collezione Privata. Immagine nell’articolo:  Giuseppe Penone, Corteccia, 1983, Collezione Privata. Tutte le foto ® Mart, Archivio fotografico e mediateca-Carlo Baroni]