Metti una pianta… in una lampada!

7 Maggio 2016

NUI Studio mygdal lampada

Chi non vorrebbe vivere circondato da presenze verdi rigogliose, magari senza il pensiero di doversene occupare con la continuità che le piante meritano per prosperare? Se si è privi del classico pollice verde, poi, è facile provare una leggera “ansia da prestazione” di fronte alla sopravvivenze delle piante in casa. Ma qualcosa potrebbe cambiare… Il duo Nui Studio, fondato nel 2014 dal Emilia Lucht e Arne Sebrantke, attualmente laureande presso il Burg Giebichenstein University of Art and Design, in Germania, ha sviluppato infatti una tecnologia innovativa.

Partendo dal ruolo chiave svolto dalla natura sul benessere individuale, le designer hanno progettato l’originale – e per qualcuno forse un po’ provocatorio – sistema di illuminazione Mygdal Plant Lamp; il nome, traducibile con “terreno fertile”, è un omaggio alla città natale del vetraio danese Peter Kuchinke.

Realizzate in vetro soffiato a bocca e alluminio, le lampade assicurano alle piante inserite al loro interno un ecosistema completamente autosufficiente, nel quale possono prosperare senza l’ausilio della luce naturale. Impossibile? Il LED installato fornisce le condizioni indispensabili affinché il necessario processo di fotosintesi possa comunque avere luogo.

I modelli attualmente disponibili sono due – una sospensione e una versione da tavolo provvista di basamento -, ma la tecnologia sviluppata potrebbe riservare ulteriori evoluzioni.