Dal Rinascimento ad oggi: una mostra di opere ‘non finite’

11 Luglio 2016

leonardo da vinci la scapigliata

Con la mostra Unfinished. Thoughts Left Visible,  il Met Breur di New York entra nel vivo della sua attività, in seguito agli interventi che hanno riguardo l’edificio, opera simbolo di Marcel Breuer, su Madison Avenue – ex sede del Whitney Museum of American Art – dalla scorsa primavera destinato all’esposizione delle collezioni di arte moderna e contemporanea del Metropolitan.
Fino al 4 settembre 2016, Unfinished occupa due livelli dello stabile, presentando una selezione di opere provenienti sia dalla collezione permanente del Metropolitan – in molti casi raramente esposte nella sede ubicata sulla Fifth Avenue – sia frutto di prestiti da parte di prestigiose istituzioni internazionali.

Coprendo un arco temporale di 600 anni, la mostra esamina il concetto di “non finito” attraverso tutte le arti visive, estendo la visione nel modo più ampio possibile. Con una notevole varietà di artisti scelti – tra cui Leonardo da Vinci, Tiziano, Rembrandt, Turner, e Cézanne, ma anche interpreti moderni e contemporanei, come Janine Antoni, Lygia Clark, Jackson Pollock e Robert Rauschenberg – l’esposizione raccoglie anche opere volutamente lasciate incomplete dai loro creatori, ammettendo pienamente la categoria del “non finito-intenzionalmente” come estetica autonoma.

Con una visione multipla, Unfinished estende i confini della produzione artistica nel tempo e nello spazio, reclutando gli spettatori come soggetti chiamati attivamente ad offrire una risposta al quesito cruciale: quando un’opera d’arte è davvero ultimata?
Il catalogo associato alla mostra dilata il tema anche alla letteratura e al cinema, per una comprensione più profonda del pensiero artistico sul tema del “non finito”.

[Immagine in apertura: Leonardo da Vinci, Testa di fanciulla (detta La Scapigliata), dettaglio, 1508]