Due Veneri per Botticelli, in mostra a Torino

26 Luglio 2016


Molti lo ricordano come il leggendario autore della Nascita di Venere, eppure non tutti sanno che Sandro Botticelli non si limitò a dipingere esclusivamente quella Venere, anzi. La divina protagonista del celebre dipinto ha ispirato la realizzazione di altre due Veneri firmate dal pittore toscano nel 1490, che vanno ad aggiungersi a un terzo esemplare conservato in una collezione privata a Ginevra.

Una delle due opere derivanti dal capolavoro botticelliano per eccellenza è custodita dalla Collezione Gualino, e rientra fra i lavori donati dall’industriale biellese allo Stato italiano nel 1930, confluiti nel patrimonio della Galleria Sabauda. Oggi la Venere torinese (nell’immagine in apertura) e quella presente nella Gemäldegalerie di Berlino sono al centro della mostra Venere incontra Venere. Due opere di Botticelli a confronto, allestita fino al 18 settembre nelle sale della pinacoteca dei Musei Reali di Torino.

Esposte per la prima volta insieme nella città piemontese, le due Veneri a confronto raccontano un capitolo meno conosciuto della produzione artistica di Botticelli, stabilendo una catena di relazioni fra loro stesse e l’illustre modello cui si ispirano, ampliando così la visuale sul linguaggio pittorico di un grande maestro del Rinascimento.

Oltre a essere protagoniste dell’inedito appuntamento torinese – che inaugura lo Spazio confronti della Galleria Sabauda – le due opere sono state esposte insieme anche negli ambienti della Gemäldegalerie di Berlino e al Victoria and Albert Museum di Londra, mentre, dal 2010, la Venere di Torino è approdata a Francoforte, Pechino, Macao, Hong Kong e Tokyo, guadagnando un posto di tutto rispetto sul fronte delle grandi mostre internazionali.