Alice Cooper, candidato Presidente degli Stati Uniti

27 Agosto 2016

Alice Cooper Live In Sydney

Alice Cooper è stanco della retorica e della frenesia dei media relative alle prossime elezioni presidenziali, così ha deciso di intromettersi tra Hillary Clinton e Donald Trump, lanciando simultaneamente online due campagne per diventare Primo Ministro della Gran Bretagna e Presidente degli Stati Uniti d’America. “Vuole mettere le persone prima della carriera. – si legge nel comunicato ufficiale – Chiede ai suoi compagni americani, ai suoi amici inglesi e a tutti coloro che nel mondo sono delusi dai loro leader di unirsi al ‘Wild Party’“.

Vincent Damon Furnier – questo il vero nome del rocker statunitense – ha anche aperto un sito internet dedicato dove illustra il suo manifesto composto da otto punti, accompagnato da una nuova versione del suo brano del 1972, Elected: riportare Brian Johnson negli AC/DC; mettere un serpente in ogni vaso; niente più penne, niente più libri; aggiungere la scultura di Lemmy al Monte Rushmore; stampare il ritratto di Peter Sellers sulla banconota da 20 sterline; fornire di un portabicchieri ogni sedile sugli aerei; divieto assoluto di parlare durante la proiezione di un film; divieto assoluto di scattare selfie, eccetto nell’apposito National Selfie Day.

Non ci si poteva aspettare un programma elettorale meno “originale”, da Alice Cooper. Si tratta pur sempre di uno tra i personaggi più controversi e discussi nella storia del rock: i suoi concerti sono macabri e cruenti, ma allo stesso tempo molto spettacolari. Le sue performance live sono famose per la presenza di elementi scenici come ghigliottine, bambole e il famigerato boa (vero) attorcigliato al collo, oltre che per il caratteristico corpse paint, trucco facciale dalle sembianze “cadaveriche”.
Una messa in scena che stride volutamente con i testi spesso legati alla società statunitense ma che – come in questo caso – colpiscono con efficacia e ironia nei punti deboli dell’attualità.