L’opera “tropicale” di Rashid Johnson a Mosca

9 Agosto 2016

rashid johnson garage moscow

Aperto all’esplorazione: così si potrebbe sintetizzare Within Our Gates, l’installazione commissionata da Garage Atrium a Rashid Johnson.
Dopo aver presentato un lavoro inedito di Erik Bulatov, nel giugno 2015 e prima di ospitare l’artista cinese Yin Xiuzhen nei prossimi mesi, l’istituzione moscovita ha scelto per il periodo estivo l’artista originario di Chicago che, con questo intervento, esordisce in Russia e realizza anche la sua opera dimensionalmente più importante.

Concepita come un ambiente labirintico, la struttura a griglia simula una torre e integra al proprio interno palme, ficus, felci, elementi scultorei, immagini in movimento, suoni e oggetti di uso quotidiano. L’obiettivo è favorire l’immersione dello spettatore in un luogo nel quale realtà e finzione sembrano sovrapporsi, grazie all’inedita compresenza di elementi che travalicano i confini geografici e le distinzioni razziali.
In Within Our Gates Johnson non ha infatti rinunciato a combinare influenze e memorie di natura eterogenea – dalle strutture minimaliste tridimensionali che portano la firma di Sol Lewitt al burro di karité, popolare prodotto di bellezza in Africa; dai tappeti russi a celeberrime pellicole come Rocky IV, Manhattan di Woody Allen e 8 1/2 di Federico Fellini – lasciando aperte le possibilità interpretative e le modifiche dell’installazione stessa, soprattutto per effetto della crescita delle piante presenti.
Fruibile fino al 31 agosto, l’installazione e il suo processo realizzativo saranno al centro di una pubblicazione in lingua inglese; l’uscita è attesa per il mese di settembre 2016.