Pittori del Rinascimento, dalla Lombardia a Varsavia

11 Agosto 2016

Giovanni Girolamo Savoldo, Ritratto d’uomo con flauto, 1539 – Pinacoteca Tosio Martinengo, Brescia

Il percorso di Brescia. The Renaissance in Northern Italy si apre con un’opera non propriamente lombarda, dato che a realizzarla è stato nientemeno che Raffaello Sanzio, urbinate di nascita ma Maestro del Rinascimento toscano prima e romano poi.
Eppure, è proprio dalla Pinacoteca Tosio Martinengo della città lombarda che arriva questo piccolo Cristo Benedicente, primo capolavoro di una lunga serie in mostra a Varsavia presso il Museo Nazionale, fino al 28 agosto.

L’esposizione, pur portando in Polonia i grandi nomi dell’arte lombardo-veneta nel Cinquecento come Tiziano e Lorenzo Lotto, sorprende anche il più appassionato cultore dell’arte rinascimentale grazie a un’accurata selezione di opere di artisti “minori”. Appellativo che, invece, non rende giustizia all’elevata maestria raggiunta da autori quali Savoldo, che eccelleva nella resa dei colori cangianti e dei riflessi serici dei più preziosi tessuti di cui erano vestiti i suoi soggetti.

Già dal sottotitolo, la mostra mette insomma a confronto un numero cospicuo di autori e stili del Cinquecento: se da una parte abbiamo una triade di Maestri popolari anche presso il grande pubblico (Raffaello, Tiziano e Lorenzo Lotto), dall’altra lo spettatore sarà ben lieto di familiarizzare con la produzione del Moretto, del già citato Giovanni Girolamo Savoldo e di Giovan Battista Moroni. Scoprendo l’acume nell’osservazione e la precisione nel rappresentare la realtà di quello che è stato, a tutti gli effetti, un Rinascimento bergamasco e bresciano.

[Immagine in apertura: Giovanni Girolamo Savoldo, Ritratto d’uomo con flauto, 1539 – Pinacoteca Tosio Martinengo, Brescia]