Bjarke Ingels alla conquista di New York

16 Settembre 2016

VIA 57 West, intervento di Bjarke Ingels a New York – foto Iwan Baan

Verrà ultimato nell’autunno 2016, ma già dallo scorso maggio l’edificio denominato VIA 57 West (in apertura, nella foto di Iwan Baan) è parzialmente abitato, sulla 57esima strada di New York. Esemplare “ibrido”, come lo ha definito il team di progettazione BIG, capitanato dall’architetto Bjarke Ingels, si inserisce nello skyline della Grande Mela con una struttura che cattura lo sguardo.
Infatti, a differenziarlo dal modello dei grattacieli già presenti nella medesima area c’è la “doppia natura” del suo volume: da ovest, VIA 57 West si mostra come una piramide deformata, da est come una guglia slanciata e sottile.

Per identificarlo è stato coniato un neologismo, che potrebbe essere impiegato per lanciare una nuova tipologia edilizia:  VIA 57 West intende costituire il primo esempio di Courtscraper, un edificio generato dall’unione tra un Skyscraper – grattacielo – e una Courtyard – la corte nell’accezione europea. Con un’altezza di 137 metri, uno sviluppo superficiale superiore ai 77mila metri quadri e 709 unità abitative di diverse dimensioni al proprio interno, l’ultimo arrivato nella schiera dei palazzi newyorkesi può vantare un lussureggiante giardino di 22mila metri quadrati. La progettazione degli spazi esterni è stata affidata alla società Starr Whitehouse, che ha già annunciato la presenza di 47 specie vegetali distinte.
Gli interni si caratterizzano per la volontà di combinare stilemi statunitensi e suggestioni nordeuropee: per questo sono stati scelti materiali e dettagli di provenienza scandinava – come gli arredi firmati Republic of Fritz Hansen – e finiture rigorosamente made in the USA.