A Modena, la fotografia dà voce ai migranti

8 Ottobre 2016

Francesco Radino, dalla serie “No news, bad news”, stampa ai pigmenti su carta cotone, 106x150 cm. Parte della mostra "Lying in Between. Hellas 2016", Fondazione Fotografia Modena

A qualche mese di distanza dalla missione fotografica condotta in Grecia su impulso della Fondazione Fotografia Modena e dopo poche settimane dall’inaugurazione della mostra che ne è conseguita, l’istituzione emiliana è tornata tra le isole Lesbos, Chios, Samos e Kos per aggiornare la documentazione video-iconografica raccolta sul posto negli scorsi mesi e poi protagonista della rassegna.

Fino al 14 ottobre, Filippo Maggia, direttore di Fondazione Fotografia, e Daniele Ferrero, già autori dell’installazione video che compare all’interno della mostra Lying in Between, si muoveranno sul territorio greco per portare un messaggio di solidarietà ai profughi, ai volontari, ai partner istituzionali e agli esponenti di organizzazioni non governative già coinvolti nel progetto, ma anche per testimoniare l’aggravarsi dell’emergenza umanitaria.

I dati diffusi dall’UNHCR sottolineano, infatti, un deciso incremento degli sbarchi di migranti dai primi di maggio a oggi, cui ha fatto seguito un preoccupante innalzamento della tensione all’interno dei campi in cui confluiscono i rifugiati. I nuovi materiali daranno vita a un documentario video, che entrerà a far parte di Lying in Between, aperta al pubblico fino all’8 gennaio. Inoltre, per tutta la durata della seconda missione, notizie e immagini dalla Grecia saranno nuovamente diffuse in tempo reale e condivise attraverso i social network di Fondazione Fotografia.

[Immagine in apertura: Francesco Radino, dalla serie “No news, bad news”,parte della mostra “Lying in Between. Hellas 2016“, Fondazione Fotografia Modena]