Tra scultura e video, la ricerca artistica di Luca Trevisani

27 Ottobre 2016


È compreso anche l’ultimo film di Luca Trevisani, Sudan, nel percorso espositivo della personale che la milanese Marsèlleria Permanent Exhibition dedica al giovane artista italiano fino al 25 novembre 2016.
Dal 23 novembre, infatti, dopo l’anteprima europea nell’ambito de Lo Schermo dell’Arte Film Festival – in programma a Firenze, dal 16 al 20 novembre 2016 – questa produzione video verrà integrata nell’allestimento della mostra, il cui cuore pulsante è rappresentato da un “un arcipelago di presenze scultoree di due e tre dimensioni“, distribuite sui vari livelli espositivi.

Le opere selezionate per l’esposizione indagano “gli immaginari e le costruzioni visive con cui diamo forma al mondo“, come nel caso delle foglie essiccate sovrapposte a pattern fitomorfi realizzati da diversi utopisti novecenteschi, o dei lavori eseguiti impiegando un processo tecnicamente inverso.
Prodotto da Lo Schermo dell’Arte Film Festival, in associazione con Marsèll e 999 Films, il film Sudan costituisce invece “il ritratto di un corpo che è di fatto un vero e proprio monumento vivente, raro e prezioso come un unicorno”, come ha dichiarato lo stesso Trevisani. “Se il rinoceronte per la cultura europea ha sempre significato l’incontro con l’esotico, con lo sconosciuto, con l’altro, Sudan è il risultato di un esercizio millenario di zootecnia, apice dell’incontro e scontro tra le nostre idee di natura e di cultura. Ho voluto intervistare il suo corpo, che è il luogo dove queste nozioni si definiscono, dove inizia una e finisce l’altra.