Con 260mila visitatori chiude la Biennale di Architettura 2016

28 Novembre 2016

Alejandro Aravena e Jovanotti (foto Jacopo Salvi courtesy La Biennale di Venezia)

Raggiunge la quota di 260mila visitatori – per la precisione, 259.650 –  la Biennale di Architettura diretta dall’architetto cileno Alejandro Aravena, dal titolo Reporting from the front. Inaugurata lo scorso maggio, la grande kermesse ha segnato un incremento delle presenze pari dal 14% rispetto a Fundamentals, l’edizione curata da Rem Koolhaas nel 2014. Un trend positivo confermato anche dal numero di giornalisti e addetti che hanno preso parte alla vernice – 14.180 persone – con un innalzamento del 16% sul precedente biennio.

Contrassegnata dall’invito del curatore ad offrire ai visitatori risposte concrete su 16 “battaglie tutte da combattere” legate alla società contemporanea – qualità della vita, segregazione, ineguaglianze, insicurezza, periferie, migrazione, informalità, igiene, rifiuti, inquinamento, catastrofi naturali, sostenibilità, traffico, spreco, comunità, abitazione, mediocrità, banalità – la 15. Biennale di Architettura ha ospitato 63 partecipazioni nazionali, sviluppando collaborazioni di notevole prestigio. Dalla sinergia con il Victoria and Albert Museum di Londra è sorto il Padiglione delle Arti Applicate, al cui interno è stata allestita la mostra A World of Fragile Parts.
L’edizione 2016 sarà inoltre ricordata per il Leone d’Oro assegnato alla Spagna con Unfinished, un progetto indirizzato all’analisi delle conseguenze della crisi del settore edilizio; per il conferimento del Leone d’Oro alla carriera all’architetto brasiliano Paulo Mendes da Rocha e per la prima mostra postuma dedicata a Zaha Hadid.

Indipendentemente dalla chiusura dell’appuntamento, grazie alla rinnovata collaborazione tra la Biennale di Venezia e Google, sulla piattaforma Google Arts and Culture resteranno disponibili numerosi contenuti legati alla manifestazione. Sarò inoltre attivo, fino al 31 dicembre 2016, anche il crowdfunding civico Taking Care, interamente dedicato alle periferie e lanciato dai curatori del Padiglione Italia.

[Immagine in apertura: Alejandro Aravena e Jovanotti, photo by Jacopo Salvi, courtesy of La Biennale di Venezia]