Tre artisti del “segno”, in mostra a Bellinzona

22 Novembre 2016

Hans Hartung (Lipsia 1904 – Antibes 1989), L 117, 1963, litografia, 537 x 714 mm, Cabinet d’arts graphiques, Musées d’art et d’histoire de la Ville de Genève, don de la Fondation Hartung-Bergman, Antibes, inv. E 2009-1944. Foto André Longchamp. Courtesy Cabinet d’arts graphiques, Musées d’art et d’histoire de la Ville de Genève. © 2016, ProLitteris, Zurich

Crocevia fisico e metaforico di influssi artistici differenti, fino al 29 gennaio 2017 il Canton Ticino fa da cornice a L’anima del segno. Hartung | Cavalli | Strazza, la mostra dedicata al valore del gesto creativo, interpretato da una triade di autori del secolo scorso.

Il Museo Civico Villa dei Cedri di Bellinzona ospita una selezione di opere firmate dal ticinese Massimo Cavalli, dall’italiano Guido Strazza e dal franco-tedesco Hans Hartung, innescando uno scambio dialettico fra pittura e incisione, alla base della poetica messa in campo dai tre artisti.

Procedendo per temi e secondo un andamento cronologico, la rassegna invita gli spettatori a mettere a confronto tre stili che fecero della commistione tra disegno, grafica e pittura il proprio marchio di riconoscimento. Un approccio consapevole e rivoluzionario, che spianò la strada – specie nel caso di Hartung – alle imminenti sperimentazioni informali.

[Immagine in apertura: Hans Hartung, L 117, 1963, litografia, Cabinet d’arts graphiques – Musées d’art et d’histoire de la Ville de Genève, dono della Fondation Hartung-Bergman, Antibes, inv. E 2009-1944. Photo by André Longchamp. Courtesy Cabinet d’arts graphiques, Musées d’art et d’histoire de la Ville de Genève © 2016, ProLitteris, Zurich]