Dall’antichità al cinema. La pittura di Alma-Tadema in Olanda

18 Dicembre 2016


Fino al 7 febbraio 2017, il Fries Museum di Leeuwarden fa da cornice a una mostra davvero affascinante, primo appuntamento di una triade espositiva che, insieme a Mata Hari ed Escher, rappresenta il cuore pulsante delle iniziative pensate in vista del 2018, quando la città della Frisia sarà Capitale Europea della Cultura.

Ad aprire le danze è l’inarrestabile Lawrence Alma-Tadema, cui è intitolata la rassegna Classic Charm. Amante del dettaglio e di una tecnica pittorica rigorosa, l’artista ottocentesco ha saputo dare corpo a un immaginario decisamente classico, facendo convivere nei suoi dipinti atmosfere rarefatte e un impianto formale di estrema puntualità.

Usando il proprio studio come sfondo e, in un certo senso, teatro, Alma-Tadema ha regalato agli stilemi dell’antichità egizia, greca e romana una veste del tutto quotidiana, evocando scende di vita domestica e facendo sfumare il passato in un presente perpetuo, quasi fuori dal tempo.

Geometrie precise e colori sensuali costituiscono i punti di forza di una pittura che ha fatto scuola, ispirando l’immaginario cinematografico del primo Novecento, come sottolineato dall’accostamento espositivo di alcuni dei migliori dipinti di Alma-Tadema a spezzoni di lungometraggi attraversati da evidenti richiami alla sua pittura. Celebrando una potenza visiva che non conosce confini temporali e di genere.

[Immagine in apertura: Sir Lawrence Alma-Tadema, The Roses of Heliogabalus, 1888, Colección Pérez Simón, Mexico. Photo © Arturo Piera]